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Border[line], 2013-
Il progetto fotografico, nasce nei luoghi dove mi ero recato per fotografare linee invisibili e immaginarie, che attraversando separano due condizioni dalle differenze a volte impercettibili. E proprio in questi luoghi posti al margine che è nata l'idea di dare forma fotografica alle declinazioni della parola confine, e non solo per quello che riguarda l'aspetto geografico.
La parola inglese borderline, racchiude in se la possibile chiave di lettura che accomuna il paesaggio e l'essere umano, entrambi attraversati da confini, barriere e limiti spesso invisibili ma allo stesso tempo invalicabili.